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PRIMO APPROCCIO E MAPPA CONCETTUALE PER IL NEOFITA
Nonostante sia uno tra gli argomenti più discussi e trattati nella storia dell’astronomia amatoriale, la scelta del primo telescopio resta tra le cose più difficili ma anche divertenti da fare. Per questo motivo ho deciso anch’io di dare il mio piccolo contributo sperando che possa essere d’aiuto a tutti coloro che vorranno finalmente scrutare il cielo attraverso uno strumento affascinante e tecnologico come il telescopio.
Quante volte un nostro amico, conoscente , cliente ci ha posto la fatidica domanda: “Che telescopio mi consigli-a per iniziare?”. Nel mio caso, davvero molte! Come molte sono anche le risposte possibili da dare. Così, prima di andare avanti, vorrei ribadire e rendere chiaro un concetto. A mio avviso non esiste IL telescopio perfetto. Esiste però un telescopio “perfetto per le proprie esigenze”, che siano esse di tipo osservativo, fotografico, di budget o di trasporto poco importa. Il miglior telescopio sarà sempre e solo quello che useremo maggiormente. Quello a cui mai rinunceremo a prescindere da quanto ci sia costato, gli impegni ed il tempo esiguo a disposizione. Perché anche il più umile telescopio è in grado di far scattare in noi la scintilla, la voglia di “guardare oltre”, di farci appassionare al cielo e tutto ciò che concerne l’astronomia. In fondo, se ci pensate bene, anche il più costoso dei telescopi, se lasciato in soffitta o garage a prendere polvere, diventa uno strumento inutile.
Ma cosa è un telescopio? Il telescopio è uno strumento (nel nostro caso) di tipo ottico che raccoglie la luce proveniente da oggetti lontani e la concentra in un punto (detto fuoco) producendo un’immagine ingrandita dell’oggetto puntato. Praticamente, svolge la stessa funzione dei nostri occhi ma con una raccolta di luce maggiore, dovuta al maggior diametro dello specchio o lente che lo compone, rispetto alle nostre pupille.
Come abbiamo appena scritto, il DIAMETRO (D) è la caratteristica più importante da tenere in considerazione durante la scelta. Infatti, a parità di qualità costruttiva, più il diametro è grande, più luce è raccolta dalla SUPERFICIE risultante, maggiore sarà la RISOLUZIONE quindi la potenza del telescopio. Ma è necessario accennare anche ad altre caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione durante la scelta tra i vari modelli: la LUNGHEZZA FOCALE, l’INGRANDIMENTO ed il RAPPORTO FOCALE.
La LUNGHEZZA FOCALE (F) rappresenta la distanza espressa in mm tra l’obiettivo del telescopio ed il suo punto focale dove l’immagine si ricompone, appunto si focalizza. L’immagine focalizzata, per essere fruibile attraverso l’occhio, deve essere proiettata sulla lente di un OCULARE che ne cambierà l’INGRANDIMENTO a piacere. ATTENZIONE: non sempre la lunghezza focale rappresenta la lunghezza fisica del telescopio. Questo è vero soltanto negli schemi ottici semplici come un rifrattore costituito da lenti (vedi illustrazione sotto).
L’INGRANDIMENTO (I) è il valore ottenuto dal rapporto tra la lunghezza focale del telescopio e la lunghezza focale dell’oculare usato – come già detto – come una lente di ingrandimento.
Per esempio: l’ingrandimento ottenuto con l’uso di oculare di focale 10 mm su un telescopio con lunghezza focale 2000 mm è di 200x (I=2000/10=200x )
Da questa formula ci accorgiamo che, a parità di oculare, con un telescopio a lunga focale otterremo un ingrandimento maggiore (ottimo per l’osservazione planetaria) ed un campo inquadrato ristretto mentre con telescopi a corta focale sarà facile ottenere bassi ingrandimenti ma campi di vista molto estesi, ottimi per l’osservazione di oggetti del cielo profondo come nebulose e galassie.
In teoria gli ingrandimenti ottenibili sono infiniti ma in pratica c’è un limite fisico che di solito è proporzionale al DIAMETRO dello strumento. Più sarà grande il diametro di un telescopio maggiori saranno gli ingrandimenti ottenibili cambiando oculare. In media questo valore limite di ingrandimento coincide Il doppio del Diametro espresso in mm.
Esempio: un telescopio con obiettivo da 200mm di diametro avrà come ingrandimento massimo circa 400x
Il RAPPORTO FOCALE (f/) indica il rapporto tra lunghezza focale (F) di un obiettivo ed il suo diametro (D).
Per esempio: un telescopio con diametro obiettivo 200 mm e lunghezza focale 2000 mm avrà un rapporto focale f/10 (f/=2000/200=10)
Valori numerici bassi come f2, f4 sono indice di telescopi molto APERTI, VELOCI nel raccogliere luce. Quindi dal punto di vista fotografico sono considerati LUMINOSI. Al contrario, rapporti focali come f10, f15 indicano obiettivi CHIUSI. il telescopio in questo caso sarà considerato LENTO nel raccogliere luce quindi poco luminoso dal punto di vista fotografico. ATTENZIONE: dal punto di vista strettamente VISUALE, osservando attraverso un telescopio con rapporto focale f4 o f10 – allo stesso INGRANDIMENTO – non ci sarà alcuna differenza di luminosità nell’immagine.
LA MONTATURA
Un telescopio, per quanto buono possa essere, è come una bella macchina senza un treno di ruote adeguato alla strada che si vuole percorrere. Per questo motivo, ogni telescopio, necessita di una montatura stabile che lo sorregga e lo muova senza troppe vibrazioni. Ma soprattutto, che sia adeguata alle proprie necessità operative.
Le montature per telescopi si dividono in due categorie principali: altazimutali ed equatoriali.
ALTAZIMUTALE: E’ una montatura molto semplice ed intuitiva. Facile da usare, è costituita da due assi che fanno muovere il telescopio in azimut (destra-sinistra) ed in altezza (alto-basso). Possiamo trovarla sia in versione manuale che motorizzata, con o senza puntamento automatico Go-To. Per inseguire qualsiasi oggetto celeste è necessario spostare il telescopio con entrambi gli assi rendendola di fatto non adatta alla fotografia a lunga posa, per l’effetto denominato “rotazione di campo”. Risulta invece Ideale nell’uso diurno per la visione di fauna o panorami terrestri.
EQUATORIALE: La caratteristica fondamentale della montatura di tipo equatoriale, è quella di avere uno degli assi di rotazione puntato in direzione della stella polare (Polo Nord Celeste). In questo modo, l’asse che inclineremo a seconda della latitudine del luogo, diventerà parallelo all’asse di rotazione terrestre consentendo alla montatura di inseguire gli oggetti celesti attraverso il moto di un solo asse. La rotazione di un solo asse consente anche a montature equatoriali di tipo amatoriale, attraverso l’uso di semplici motori (con tempo di rotazione completo in 24 ore) di inseguire automaticamente ed in maniera adeguata l’oggetto puntato. Anche questa montatura può essere in versione manuale, come abbiamo già detto motorizzata in uno o entrambi gli assi, con sistema di puntamento automatico Go-To.
CONCLUSIONI
Conoscere la funzione e le principali caratteristiche – sia meccaniche che ottiche – di un telescopio è molto importante poiché vi aiuterà nella scelta tra i vari modelli e vi farà meglio capire limiti e pregi di ognuno di essi. Pertanto consiglio vivamente di leggere un buon libro (per esempio: “Primo incontro con il cielo stellato” di D. Gasparri) od un tutorial che introduca all’uso del telescopio.
MAPPA
Fatta questa lunga ma dovuta premessa, vorrei tornare al nocciolo della questione, e cioè come scegliere il primo telescopio da comprare. Le domande da porsi sono molteplici ed i fattori discriminanti altrettanto numerosi. Ho cercato per questo di semplificare e racchiudere tutto in un DIAGRAMMA o MAPPA CONCETTUALE in formato Excel che permettesse ai neofiti (chi si avvicina per la prima volta al mondo dei telescopi) di trovare la maggior parte delle soluzioni in base alle risposte fornite a domande fondamentali come ad esempio: “Dove osserverò con il telescopio?”; “Ho un cielo buio od inquinato?”; “ Cosa voglio osservare?”; “Voglio fotografare o fare solo osservazione?”. Ed infine la domanda delle domande: “Quanto posso/voglio spendere per il primo telescopio?”.
Queste sono solo alcune delle domande che troverete in questa mappa. Basterà seguire le vostre risposte per trovare NON la soluzione perfetta ma quella che più si avvicina alle VOSTRE REALI ESIGENZE.
Per ogni soluzione finale trovata, sarà disponibile una breve descrizione del set-up consigliato ed una serie di link al nostro sito www.astroshop.it suddivisi per importo di spesa. Saranno molto utili per avere subito maggiori informazioni in merito al telescopio selezionato, prenderne visione ed eventualmente procedere all’acquisto.
Per finire, in basso, sotto ogni sezione, troverete un’immagine raffigurante varie tipologie di telescopio in scala confrontate con la sagoma di un uomo di altezza un metro ed ottanta. Per mezzo di questa grafica potrete avere immediatamente un’idea chiara anche sugli ingombri e le dimensioni dei vari modelli.
Credo sia tutto. Spero che questo mio piccolo lavoro vi aiuti a trovare il vostro “miglior” primo telescopio capace di regalarvi ore ed ore di svago all’insegna della passione per l’astronomia.
Buon divertimento e cieli sereni a tutti!
FAQ – Risposte alle Domande più frequenti
Budget minimo: Perché non sono previste soluzioni al di sotto di 200,00 euro di spesa?
Ho volutamente escluso budget inferiori a 200 euro poiché sotto questa cifra è difficile trovare ed assemblare dei telescopi che si differenzino l’uno dall’altro in maniera così evidente da essere consigliati od esclusi a seconda delle diverse esigenze. E’ bene tenere a mente che un telescopio rappresenta uno strumento ottico meccanico di precisione. Questa precisione di lavorazione e di montaggio si paga con un costo finale maggiore. Per questo motivo, anche nel nostro caso, vale il detto “chi più spende, meglio spende”. Detto questo, troverete comunque su www.astroshop.it una selezione dei migliori telescopi disponibili sul mercato con budget fino a 100 euro oppure da 100 a 200 euro. A voi la scelta! 🙂
Budget massimo: Perché non sono previste soluzioni al di sopra di 2.000,00 euro di spesa?
Perché questa mappa è rivolta soprattutto a coloro che per la prima volta si affacciano al mondo dei telescopi. Quindi si presuppone che essi abbiano una scarsa esperienza sia teorica che pratica. Come forma mentis ( e ci mancherebbe altro! 🙂 ) non sono affatto contrario a spendere grossi budget nell’acquisto di un primo telescopio di qualità, però mi sembra giusto e corretto consigliare di partire per gradi, fare le prime esperienze e progredire di pari passo alla propria strumentazione. Il range 200 -> 2.000 euro mi è sembrato il più equilibrato possibile per lo scopo che mi sono dato. Oltre questo limite consiglierei al neofita una discussione più approfondita, magari anche telefonica con me o con i nostri consulenti, per valutare al meglio ogni piccolo dettaglio relativo all’acquisto.
OTA: Cosa significa? è l’acronimo di “Optical Tube Assembly” cioè solo tubo ottico con o senza accessori dedicati ma venduto senza montatura né treppiedi.
Cosa significa (NO OTA) ? Nei riquadri con le descrizioni brevi dei telescopi selezionati potreste trovare questa scritta. Cosa significa? Cliccando sul link corrispondente l’importo di spesa desiderato, esso vi condurrà sul sito www.stroshop.it fornendovi una selezione di telescopi in vendita. L’avviso NO OTA vi avverte di NON considerare l’acquisto di telescopi con la sigla (OTA) nel titolo, in quanto trattasi del solo tubo ottico venduto senza montatura e/o treppiedi.
In occasione del Calatafimi Segesta festival Dionisiache 2017, la serata del 10 agosto ha avuto come tema principale l‘esplorazione notturna sotto il cielo stellato e osservazione delle stelle cadenti.
Presso la suggestiva location del Tempio Dorico di Segesta sito all’interno della famosa area archeologica, Il Planetario di Palermo in collaborazione con Astroshop.it, ha allestito quattro postazioni di telescopi dedicati all’osservazione della Luna ed il pianeta Saturno, grande protagonista di questa estate 2017
Con l’ausilio di altri strumenti puntatori, gli addetti del Planetario hanno inoltre illustrato le principali stelle e costellazioni della serata.
Nonostante un meteo inizialmente instabile, che ha fatto preoccupare non poco, tutto si è svolto al meglio con un grande successo di pubblico.
Il tempio di Segesta ( V secolo a.C.) è un tempio greco dell’antica città di Segesta sito nell’area archeologica di Calatafimi Segesta, comune italiano della provincia di Trapani in Sicilia.
Cari amici astrofili ed astrofotografi,
Dopo qualche tempo torna il nostro carissimo Maurizio che ci racconterà di un altro “best-seller” del nostro catalogo Omegon: il Treppiede Titania 600 in combinazione con la Testa panoramica 3D 500.
Buona lettura!
Set cavalletto fotografico Titania 600
Dopo aver venduto in mio bel treppiede per acquistare un ottimo rifrattore da customizzare, mi sono ritrovato con la necessità di avere un nuovo treppiede da utilizzare con un bel binocolo che utilizzo tutt’ora e che userò per questa recensione. Mi serviva un treppiede da utilizzare anche in caso di nuove e variegate strumentazioni, in poche parole, per le mie necessità presenti e future. Volevo qualcosa di simile a ciò che avevo utilizzato per tanti anni con molta soddisfazione, ma con qualche caratteristica più moderna. La prima caratteristica di cui necessito è che l’altezza del treppiede compreso di testa sia pari o superiore a 185 cm. La seconda è che reggesse almeno 4,5 kg. Conoscendo giàil catalogo OMEGON sapevo di una bella offerta sul sito riguardante un SET treppiede e testa panoramica, il tutto a 119,00 euro spedizione esclusa.
Si tratta del robusto treppiede in alluminio modello Titania 600 con testa panoramica 3D 500. Per le caratteristiche che offrono in accoppiata questi due articoli, ed al prezzo con il quale vengono poposti, posso confermare che si tratta di un ottimo setup. Inoltre, avendo avuto altre esperienze positive con accessori OMEGON ero sicuro che anche questa volta non sarei stato deluso dalla qualità e funzionalità dei prodotti. Nonostante questo, resto empre un poco ansioso quando ordino del materiale nuovo. Ho sempre paura che ci possa essere qualcosa che non va, ma conoscendo il servizio post-vendita di Astroshop ho la certezza di avere sempre la massima assistenza nel caso ce ne fosse bisogno.
Dopo aver telefonato a Michele chiedendo qualche informazione in più prima dell’acquisto, ho finalmente ordinato questo SET OMEGON TITANIA. E’ stato tutto molto semplice, mi sono iscritto al sito di Astroshop.it dove mi è stato chiesto nome/cognome, indirizzo, un telefono, il recapito di spedizione e il tipo di pagamento che intendevo fare, infine mi è stato chiesto di scegliere con quale corriere volevo spedire la strumentazione. Iin questo caso sono ben evidenziate le differenti tariffe, modalità e tempi per la consegna. Personalmente ho scelto quella più conveniente al momento disponibile. Una volta compilato il tutto in circa 1 minuto (è un sito molto semplice da compilare), ho pagato con una carta Postpay prepagata, immediatamente dopo l’accredito ho ricevuto per mail la conferma dell’ordine, un paio di giorni dopo sempre per mail, ho ricevuto il Tracking on-line del materiale. Quattro giorni dopo, nel primo pomeriggio, ho ricevuto il pacco arrivato direttamente dal loro magazzino principale in Germania.
L’imballo di cartone è unico, molto lungo, e sembra uno di quelli che si usano per i tubi ottici dei telescopi. Procedendo all’apertura, internamente ci sono le altre due scatole e una serie di spessori gonfiati ad aria per assorbire gli urti e mantenere le altre due scatole di differenti misure fisse all’interno.
All’interno della scatola grande vi è una sacca porta treppiede, molto bella e dall’aspetto tattico come piace a me. Realizzata in cordura nera, veramente pratica e robusta. Insieme al treppiede ho trovato una busta trasparente con tre puntali ripiegabili con gambi a ventosa fatti in polimero rigido con inserimento superiore in metallo e serraggio con vite a farfalla, da utilizzare con il treppiede al posto dei normali gommini anti scivolo per pavimenti. Solitamente questi puntali hanno prezzi piuttosto alti e sul web sono venduti a parte come accessori opzionali. Invece qua li troviamo a corredo inclusi nel prezzo già molto competitivo in partenza.
La testa panoramica
Ora è la volta di aprire la piccola scatola che racchiude la testa panoramica 3D 500. Realizzata quasi completamente in alluminio (escluse le 2 parti circolari in plastica con la scritta OMEGON con disegnati sopra alcuni riferimenti di inclinazione e rotazione) non risulta anodizzata ma verniciata multistrato color grigio canna di fucile come quella che viene utilizzata per proteggere dalla ruggine molte montature (EQ) equatoriali. Le tre manopole sono confezionate a parte nella scatola e sono fissate su una rastrelliera rigida in plastica trasparente dalla quale sono bloccate a pressione. Le manopole hanno superfici piuttosto ampie fatte in materiale gommoso rigido che permette una bella presa e un buon grip. Si innestano nella testa tramite l’apposita filettatura in fondo al bilancino cromato innestandole nelle tre sezioni per i movimenti alto/basso, laterale, e destra/sinistra. Una delle tre manopole ha una molla a fondo corsa e non trovando un libretto di istruzioni che spiegasse dove va innestata e l’utilizzo, ve lo spiego io 🙂 Quella con la molla va inserita nel foro centrale del movimento alto/basso e serve per regolare il serraggio a varie intensità e poter lasciare una certa libertà di movimento in sicurezza. Ho sempre trovato molto comoda questo tipo di testa panoramica con tre manopole, mi ha sempre permesso un ottimo uso altazimutale permettendo di avere movimenti veloci sull’orizzonte e in altezza. Volendo, piegando la testa alla mia latitudine (42° circa) può divenire all’occorrenza anche un’ottima testa equatoriale per piccole forcelle.
Nella parte superiore della testa troviamo una basetta a sgancio rapido di discrete dimensioni (5×4,2cm) e di forma rettangolare. Tramite l’apposita leva che sblocca il perno in acciaio che fissa la basetta è possibile innestare al volo o sganciare dalla testa tutti gli accessori fissati sulla basetta tramite la vite a passo fotografico. E’ presente anche un ulteriore sicura tramite una mini leva in bronzo che una volta azionata blocca il meccanismo di sgancio. Sopra la basetta vi è un piccolo accessorio che chiamo sopra-vite e che permette di aumentare leggermente il diametro della vite da 1/4” di tipo fotografico, anche per altri accessori portandolo a 3/8”.
Il treppiede
Infine, dalla sacca prendo il treppiede che, per quanto compatto, risulta massiccio nei gambi. Con i suoi 61cm ed un peso di quasi 3kg mostra subito di essere un treppiede molto robusto. Lo osservo un poco e maneggiandolo scopro un’altra bella sorpresa di cui non mi ero accorto o non avevo fatto caso quando l’ho scelto sul sito. Innestato nel treppiede vi è una livella a bolla, accessorio sempre utilissimo. Avvito subito la testa panoramica attraverso la vite centrale da 3/8” posizionata in cima all’asta del Titania e che collega alla perfezione le due flange in alluminio con la testa panoramica.
Immediatamente monto anche il binocolo 20×80 e guardo il risultato prima da un punto di vista estetico (successivamente
guarderò anche quello funzionale) perchè l’occhio vuole sempre la sua parte! Effettivamente, il risultato finale è notevole e di mio gradimento. Il treppiede completo di testa pesa circa 3,200 kg, un risultato molto buono se penso che il treppiede che utilizzavo in precedenza pesava 3,360kg ma aveva la metà della portata di questo OMEGON. Oltretutto era anche privo di meccanismi come lo sgancio rapido sulla testa panoramica che utilizzavo con un binocolo 14×70. Non c’è che dire, l’evoluzione dei materiali ha fatto passi da gigante e queste nuove leghe di alluminio risultano allo stesso tempo più leggere e robuste di quelle utilizzate fino a un ventennio fa. Per non parlare dei costi finali, decisamente inferiori rispetto ad un tempo.
Con i gambi completamente retratti in posizione corta, il treppiede completo di testa raggiunge un altezza massima di 67cm. Sulla parte superiore troviamo una copertura spugnosa in gomma morbida per una presa confortevole e per spostare il treppiede senza l’ausilio di guanti in caso di basse o alte temperature esterne. L’asta centrale che è fissata da una vite a farfalla laterale posta al collo del treppiede, ha un estensione massima di 44cm ed è dotata, nella parte finale in basso, di un blocco triangolare in materiale plastico che ha la funzione di non farla uscire dalla struttura principale. Una volta allungati tutti e tre i gambi (mi piace molto come scorrono in sicurezza nelle loro sedi) e con l’asta completamente alzata si raggiunge un’ altezza massima di 185 cm. Perfetto per le mie necessità e per l’attuale uso con “binocolone” che mi appresto ad effettuare. Completamente estesi, la distanza a terra tra i gambi è di 110 cm l’uno dall’altro ma premendo lo sblocco (i pulsanti cromati che si trovano in cima ai gambi) si possono divaricare maggiormente all’esterno per poter sistemare il treppiede in posizioni acrobatiche in base alle proprie necessità e situazioni. Vi è anche un piccolo anello di ancoraggio di sicurezza nel caso si dovesse ancorare il treppiede da qualche parte tramite moschettoni e funi, o semplicemente venir usato per posizionare una luce rossa di posizione o da consultazione per mappe stellari. Anche questo piccolo accessorio presente è molto comodo, assolutamente da non sottovalutare nell’uso pratico ed in svariate situazioni di ripresa dinamica.
Il treppiede Titania 600 viene dichiarato con una portata di ben 9kg che sono più che sufficienti per qualsiasi uso itinerante. Mentre la testa panoramica 3D 500 ha una portata massima di 5kg. Utilizzandola con il binocolo 20×80, che pesa circa 2,100 kg, non ho rscontrato nessun problema ed i movimenti sono risultati fluidi e privi di giochi. Ritengo i 5kg di portata dichiarati dalla Omegon sicuramente plausibili ma al limite dell’uso pratico. Personalmente consiglierei di non oltrepassare i 4 – 4,500 kg. Magari in un prossimo futuro verificherò personalmente la massima portata dichiarata dal produttore montandoci sopra un bel binocolo OMEGON Nighstar 25×100 che ha giusto il peso di 4,500kg 🙂 Questa configurazione testa/trappiede ben si presta a chi fa uso di teleobbiettivi fotografici, sistemi di ripresa video, spotting-scope o piccoli MAK come il nostro Omegon 100/1400 serie advanced. Risultano ideali anche tutti i piccoli rifrattori utilizzati con oculari di tipo zoom. La comodità e praticità d’uso in questo caso sono assicurate!
Dopo le prime prove ed impressioni positive, prima di ultimarne la recensione, ho deciso di aspettare un poco per poterlo valutare a pieno nell’uso quotidiano soprattutto diurno.
Escursione al porto
Una cosa a cui do grande importanza è sopratutto il trasporto a piedi di tutta la strumentazione (una zavorra di ben 6kg!) per grandi distanze dove non è possibile arrivare con automezzi. Momentaneamente sono organizzato così: con uno zaino mono-braccio dove dentro ripongo il binocolo e la sacca del treppiede quando quest’ultimo viene posizionato a terra. La comodità dello zaino mono-braccio, come molti sapranno, è che ricuslta facile da portare in posizione frontale per prendere il binocolo 20×80 senza dover per forza toglierselo di dosso. Altro vantaggio di questo sistema è che tutto il peso non poggia sulla schiena ma viene distribuito anche sul tronco. Il treppiede nella sua sacca invece lo posiziono a tracolla dietro la schiena in posizione inversa, cosi da poter bilanciare i due pesi. Il risultato è che non ho problemi di affaticamento anche dopo svariati chilometri.
So di essere controcorrente, ma ho sempre ritenuto e ritengo tutt’ora un binocolo 20×80 un eccellente strumento anche per uso paesaggistico. Oltretutto, questa testa panoramica abbinata al campo da 3,3° ed i 20 ingrandimenti dati dal binocolo, permettono una comoda visione degli aerei di linea in volo, percependone appieno la velocità di crociera che con binocoli più piccoli non permettono di rilevare. Divertente seguire anche il passaggio ravvicinato degli elicotteri oltre il classico Birdwatching.
Cosi ho atteso una bella giornata soleggiante e libera da impegni, ho preso tutta l’attrezzatura che mi serviva preparandola in un attimo e mi sono caricato tutto in spalla, e via a piedi verso la parte più esterna del porto di Viareggio da dove è possibile, oltre vedere le numerose imbarcazioni in mare aperto, anche ammirare tutta la città e la splendida catena montuosa delle Alpi Apuane di fronte al mare, che rendono così magico questo panorama che noi Versiliesi tanto amiamo e ammiriamo.
Camminando sopra un muraglione a strapiombo su degli scogli e marmi di Carrara, sono finalmente giunto alla mia destinazione. l’imboccatura esterna del porto di Viareggio, la zona è molto frequentata da pescatori e anziani Viareggini che vengono a prendersi una sana boccata d’aria, Sui Marmi posizionati per infrangere la forza del mare. In questto punto sono state posizionate delle bellissime statue in bronzo, molto realistiche. Opera del maestro Libero Maggini, esse raffigurano dei ragazzini ed un “canino” che si divertono giocando al sole, e rendono quel luogo un,opera d’arte all’aria aperta. Anche per questo motivo ho deciso che fosse il luogo ideale per questa recensione.
Levo la sacca del treppiede dalla tracolla, apro la cerniera laterale, e posiziono il treppiede per terra. In mezzo a tutta questa vastità il treppiede appare proprio piccolo e ho deciso di fargli una bella foto prima di innestargli le manopole che ho riposto sempre all’interno della sacca ma in una tasca laterale della stessa.
Faccio un bel respiro pregustandomi il panorama mentre vedo fuoriuscire dal porto uno Yacht da sogno. Bene, allungo i gambi, metto le due manopole mancanti, innesto subito il binocolo 20×80 già predisposto con la basetta dedicata, levo i tappi ed in un minuto sono pronto… Et voilà!
Con questo bel treppiede, ho passato davvero delle belle giornate osservative, e sono sicuro che ne passerò molte altre, potendo sfruttare tutte le potenzialità del mio binocolo. Ideale anche per osservazioni mordi e fuggi. Una notte tra una nuvola e l’altra non sapevo che fare, ho messo ugualmente fuori il treppiede con il binocolo e mi sono divertito a cercare e seguire il passaggio dei satelliti tra le costellazioni basse ad Ovest.
Considerazioni finali
In definitiva credo che il SET Titania 600 3D 500 OMEGON sia un prodotto non solo bello a vedersi, ma ben fatto, di uso praticamente immediato, leggero ed efficiente nella sua attuale configurazione di vendita. Naturalmente, nulla vieta di cambiare ed utilizzare altre teste a sfera, forcelle panoramiche o addirittura teste AZ come la nostra AZ deluxe. In ogni caso avrete sempre un grande piacere e stabilità nell’uso.
Maurizio R.
Cari amici astrofili ed astrofotografi,
questa settimana il nostro Maurizio ci parlerà di uno dei “best-seller” del catalogo Omegon: l’adattatore per smartphone.
Buona lettura!
Adattatore OMEGON per Smartphone e IPhone
Cari amici astrofili ed astrofotografi,
questa settimana pubblichiamo la seconda ed ultima parte della recensione che ha come protagonista il nuovo Maksutov Omegon 127/1900 serie “Advanced”.
Buona lettura!
OMEGON MAKSUTOV 127/1900mm F15 (2° parte)
Ciao a tutti,
Altra settimana ed altra puntata della rubrica di Maurizio R., questa volta il protagonista assoluto di questo interessante articolo (diviso in due parti) è il nuovo Omegon Maksutov 127 della serie “Advanced”.
Mettetevi comodi e buona lettura!
OMEGON MAKSUTOV 127/1900mm F15 (1° parte)
Premessa
Al giorno d’oggi, tantissimi astrofili di tutto il mondo conoscono questo tipo di telescopio (spesso chiamato solamente con il diminuitivo di “MAK”) ma in pochi sanno come nacque questo stupefacente strumento per l’alta risoluzione. La cosa ancora più bella è che molti di questi astrofili, pur non conoscendone le origini, sono così entusiasti del loro “Mak” che non lo cambierebbero neanche se gli offrissero in cambio un costoso e blasonato rifrattore apocromatico da 4 e 5 pollici! Ed alla fine dei conti, chi sono io per dargli torto?! 🙂
Ciao a tutti,
questa settimana pubblichiamo la seconda ed ultima parte della recensione del nostro Maurizio R. su alcune serie di oculari prodotte ed importate dalla Omegon.
buona lettura!
OMEGON PLANETARY ED (2° parte)
Ciao a tutti,
anche questa settimana pubblichiamo la rubrica di Maurizio R. con una nuova ed esaustiva recensione (divisa in due parti) su alcune serie di oculari prodotte ed importate dalla Omegon…
…buona lettura!
OCULARI OMEGON
SUPER PLOSSL & PLANETARY ED (1° prte)
Proseguono le storie del nostro Maurizio R. 🙂
Questa volta, protagonista della sua recensione è la “piccola” montatura equatoriale di casa Omegon: EQ-300.
Buona lettura!
Cari amici astrofili ed astrofotografi, quella che vi propongo è la prima recensione del nostro nuovo tester italiano Maurizio R., il quale – con la sua rubrica – ci accompagnerà nei prossimi mesi in un viaggio tra accessori e strumenti ottici Omegon. Dimenticatevi della solita e, diciamo la verità, anche un po’ noiosa recensione. Questo appuntamento sarà come leggere un racconto a puntate, un romanzo pensato e scritto da un appassionato astrofilo come voi. Sarà come sedersi a tavola al ristorante e mangiare una buona pietanza, condita con un pizzico di ironia, di storia e tanta vita “astrofila” vissuta in prima persona. Spero possa piacervi.
Buona lettura!